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Bonus Pompa di Calore 2025 in Italia: cosa resta e cosa è cambiato

EcoFlow

Table of contents

  • Bonus pompa di calore 2025: cosa resta disponibile
  • Incentivi pompa di calore: cosa è cambiato nel 2025
  • Bonus pompa di calore: cosa accadrà nel 2026–27
  • Incentivi pompa di calore 2025: chi può accedere e cosa serve per fare domanda
  • Detrazione pompa di calore 2025: passi pratici per sfruttarla al meglio
  • Tabella rapida: Ecobonus vs Conto Termico 3.0 (2025)
  • Checklist veloce per chi fa domanda nel 2025
  • FAQ

Se stai pensando a una pompa di calore per la tua abitazione, qualche opportunità legata al bonus pompa di calore 2025 resta ancora accessibile—anche se con regole più rigide. In Italia, l’Ecobonus e il Conto Termico continuano a sostenere interventi di riscaldamento efficiente, con aliquote differenziate tra prima e seconda casa e procedure più severe.

Questa guida spiega come funzionano gli incentivi pompa di calore 2025, quali modifiche sono state introdotte quest’anno e come preparare una domanda corretta. L’obiettivo è aiutarti a ridurre bollette ed emissioni senza rischiare di perdere i benefici a causa di errori burocratici evitabili.

Bonus pompa di calore 2025: cosa resta disponibile

Il bonus pompa di calore 2025 premia attrezzature efficienti e documentazione in ordine. Con pratiche pulite, è possibile combinare sostegni nazionali e locali senza sorprese:

Ecobonus 2025

Per la prima abitazione, la detrazione è del 50%, mentre per le seconde case è del 36%. Vale per la sostituzione di un impianto esistente con una pompa di calore ad alta efficienza, per l’installazione di un sistema ibrido o di uno scaldacqua a pompa di calore. La detrazione pompa di calore 2025 è distribuita in dieci anni fiscali, in linea con le famiglie che hanno un reddito imponibile stabile.

Conto Termico 3.0

Per gli interventi idonei, il meccanismo prevede un rimborso diretto sul conto corrente, fino al 65% a seconda della tecnologia e dei parametri. Il GSE gestisce le domande e paga in una o più tranche secondo un calendario definito. Misure locali e regionali Alcune regioni e comuni aggiungono contributi o integrazioni. È importante coordinare le tempistiche per garantire che fatture e certificati di fine lavori siano allineati tra i diversi programmi.

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Incentivi pompa di calore: cosa è cambiato nel 2025

Gli incentivi pompa di calore 2025 restano più elevati per le prime abitazioni e più bassi per le altre proprietà. Nel biennio 2026–27 sono previsti cali al 36% e al 30% rispettivamente.

Caldaie autonome a gas o a gasolio non sono più incentivate. Un sistema ibrido può essere ammesso solo se rispetta requisiti più severi di efficienza e di controllo. Alcuni fattori che potrebbero essere oggetto di verifica sono il COP/SCOP minimo, il corretto dimensionamento e le certificazioni di installazione.

Sono attese verifiche su compensazione climatica, separazione idraulica e limiti di rumorosità. I dati Ecobonus vanno inviati tramite ENEA entro le scadenze, mentre il GSE gestisce il Conto Termico. Conserva con precisione preventivi, fatture, fotografie, dichiarazioni e l’asseverazione finale.

Bonus pompa di calore: cosa accadrà nel 2026–27

L’orientamento politico è chiaro. Le aliquote di base scenderanno al 36% per le prime abitazioni e al 30% per seconde case e altre proprietà. Ci sarà un’attenzione crescente ai sistemi ibridi e a quelli alimentati solo da rinnovabili, all’innalzamento graduale delle soglie minime di efficienza e alle linee guida sui refrigeranti a basso GWP e sui controlli intelligenti.

Se il tuo progetto include anche cappotto termico, infissi o fotovoltaico, pianifica le fasi dei lavori per evitare impianti sovradimensionati. Agire prima dei tagli previsti permette di mantenere gli attuali livelli di sostegno e una maggiore flessibilità progettuale.

Con la riduzione delle aliquote, sarà fondamentale la qualità della documentazione e delle prestazioni stagionali certificate. I proprietari che raccolgono preventivi, verificano l’idoneità prima di ordinare l’attrezzatura e si affidano a installatori qualificati avranno vantaggi rispetto a chi improvvisa. Se prevedi lavori nel 2026 avanzato, valuta di anticipare i tempi o suddividere gli interventi in fasi per non perdere i benefici attuali e ridurre l’incertezza futura.

Incentivi pompa di calore 2025: chi può accedere e cosa serve per fare domanda

Proprietari di casa, inquilini e condomini possono accedere agli incentivi secondo regole specifiche. Gli enti pubblici seguono percorsi diversi tramite il Conto Termico.

Tra i costi ammissibili rientrano apparecchiature, installazione, opere elettriche e idrauliche, oltre agli adeguamenti edilizi necessari.

Molti progetti richiedono anche aggiornamenti del quadro elettrico o circuiti dedicati per le unità esterne e i circolatori, oltre a nuovi termostati o sensori per una corretta zonizzazione—documenti da predisporre.

Servono inoltre certificazioni tecniche, prova di conformità SCOP/COP, manuali, foto prima e dopo l’installazione e l’invio delle pratiche a ENEA o GSE. Per i condomini vanno aggiunti verbali di assemblea e tabelle millesimali. Chiedi all’installatore di mantenere una cartella condivisa con nomi file coerenti, così da agevolare commercialisti e consulenti energetici.

Incentivi pompa di calore 2025

Detrazione pompa di calore 2025: passi pratici per sfruttarla al meglio

  1. Scegli apparecchiature certificate. Richiedi una relazione di dimensionamento che includa temperature di progetto, compatibilità con i terminali e rendimento stagionale atteso. Conferma lo SCOP per la tua zona climatica e una strategia di sbrinamento affidabile.
  2. Cura la documentazione. Invia la pratica ENEA entro novanta giorni dal completamento. Prepara fatture, bonifico parlante con riferimento all’incentivo e l’asseverazione. Per il Conto Termico, il portale GSE richiede anche fotografie e, se applicabile, la prova di dismissione della vecchia unità.
  3. Ecobonus o Conto Termico? L’Ecobonus distribuisce la detrazione IRPEF in dieci anni—ideale per chi ha un reddito imponibile costante. Il Conto Termico 3.0 offre un rimborso diretto fino al 65%, più vantaggioso per chi ha minore capacità fiscale. Confronta entrambe le opzioni con il tuo installatore e il tuo commercialista.
  4. Integra fotovoltaico e accumulo. L’accumulo consente di ridurre i picchi serali e di preriscaldare acqua sanitaria o un serbatoio inerziale quando la produzione solare è elevata. Le soluzioni di accumulo EcoFlow, gestite tramite un’app semplice, permettono di spostare i carichi dalle fasce di punta e garantiscono resilienza durante i blackout.
  5. Pensa in modo integrato. Se i radiatori richiedono alte temperature di mandata, valuta fan coil o terminali maggiorati. Bilancia i circuiti, isola le tubazioni e imposta correttamente la compensazione climatica.
  6. Considera i costi di esercizio nel lungo periodo. Chiedi informazioni su manutenzione e refrigerante. Le unità facili da mantenere conservano più a lungo la curva di efficienza.

Tabella rapida: Ecobonus vs Conto Termico 3.0 (2025)

VoceEcobonus 2025Conto Termico 3.0
Tipo di beneficioDetrazione IRPEFRimborso diretto
Aliquota50% (prima casa), 36% (altre)Fino al 65%*
Tempistiche di erogazioneDieci anniScaglionata, secondo regole
Portale/domandaENEAGSE
NoteRichiesto SCOP/COPRegole operative aggiornate

La copertura massima varia in base a tecnologia e zona climatica.

Ricorda che un impianto ben dimensionato per 90–120 mq può costare meno di una sostituzione caldaia in 5–7 anni, considerando il risparmio sui combustibili. L’Ecobonus ritarda il beneficio ma è adatto a famiglie con reddito stabile, mentre il Conto Termico paga prima e può risultare più utile per molti nuclei familiari.

Checklist veloce per chi fa domanda nel 2025

  • Conferma se l’immobile è prima o seconda casa.
  • Scegli tra Ecobonus (detrazione fiscale) o Conto Termico 3.0 (rimborso).
  • Verifica SCOP/COP e compatibilità dei terminali.
  • Prepara l’asseverazione e invia la pratica tramite ENEA o GSE.
  • Pianifica in sequenza cappotto, infissi e aggiornamento impianti.
  • Tieni d’occhio gli aggiornamenti sulle aliquote 2026–27.

EcoFlow: accumulo e gestione smart per valorizzare le pompe di calore

Una pompa di calore moderna rende al meglio se abbinata a una gestione intelligente dell’energia. Accumulare energia solare di giorno e rilasciarla la sera aiuta a stabilizzare la domanda, riduce la dipendenza dalla rete e mantiene comfort e continuità durante i picchi di freddo.

Le soluzioni EcoFlow—come il sistema di accumulo domestico PowerOcean e il kit retrofit DCFit—combinano batterie con un’app di monitoraggio e controllo. Con accumulo, acqua calda o serbatoio inerziale, l’energia fotovoltaica può essere sfruttata al massimo, mantenendo il compressore efficiente e abbattendo le tariffe di punta.

Consulta il tuo installatore per capire se Ecobonus o Conto Termico 3.0 è la scelta migliore e valuta il fotovoltaico con accumulo per un consumo stabile e benefici duraturi. Con le giuste decisioni, il tuo impianto può offrire comfort, risparmi e un’impronta ambientale ridotta.

FAQ

Che cos’è il bonus energia in Italia?

L'Ecobonus prevede una detrazione fiscale del 50% sulle spese relative alla riduzione del fabbisogno energetico e al miglioramento dell'efficienza termica degli edifici, in particolare per le unità adibite ad abitazione principale.

Qual è il rimborso massimo per una pompa di calore?

Gli schemi Ecobonus e Superbonus possono coprire fino al 50%–65% dei costi di installazione e costruzione, a seconda dell’idoneità e del tipo di progetto. La percentuale varia anche in base all’edificio e alle regole specifiche del programma.

Quali sono i cambiamenti per le pompe di calore nel 2025?

Nel 2025, le detrazioni fiscali diminuiscono in alcuni programmi. L’Ecobonus passa dal 65% al 50% per le prime case (36% per le seconde), mentre il Conto Termico continua a offrire fino al 65% di rimborso per i sistemi certificati.